Prevenzione e cura del tumore al seno: un approccio multidisciplinare

Il tumore al seno: un problema di salute pubblica

Il tumore al seno è la neoplasia più comune tra le donne in Italia, con oltre 54.000 nuovi casi stimati per il 2024. Questa malattia rappresenta la principale causa di mortalità femminile, rendendo la prevenzione e la diagnosi precoce fondamentali per migliorare le prospettive di vita delle pazienti. L’ULSS9 ha attuato numerose iniziative per sensibilizzare la popolazione sull’importanza dello screening mammografico, un servizio cruciale per la diagnosi tempestiva.

Screening mammografico: un servizio essenziale

La strategia vincente nella lotta contro il tumore al seno è rappresentata dalla prevenzione. Secondo la dr.ssa Giovanna Romanucci, Responsabile UOSD Breast Unit ULSS 9, il servizio di screening mammografico è riservato alle donne di età compresa tra 50 e 74 anni, con un abbassamento della fascia d’età a 45 anni previsto per il 2025. Questo screening prevede una mammografia gratuita ogni due anni, con inviti inviati per posta o accesso diretto al centro screening. È fondamentale che le donne eseguano anche l’autopalpazione mensile, per riconoscere eventuali cambiamenti nel proprio seno.

Un approccio multidisciplinare per la cura

Quando si tratta di trattamento, la Breast Unit adotta un approccio multidisciplinare, coinvolgendo specialisti come chirurghi, oncologi e psicologi. Ogni paziente riceve un percorso terapeutico personalizzato, che tiene conto delle specifiche esigenze e caratteristiche della neoplasia. La dr.ssa Chiara Benassuti e il dott. Roberto Sandrini, Responsabili UOSD Chirurgia Senologica, sottolineano l’importanza della chirurgia conservativa, che mira a preservare il più possibile il tessuto mammario sano. In caso di mastectomia, si cerca di risparmiare la cute e, quando possibile, il complesso areola-capezzolo, grazie alla collaborazione con chirurghi plastici.

Il supporto post-operatorio e la ricostruzione

Dopo l’intervento, ogni paziente riceve supporto da parte di fisioterapisti e informazioni su come facilitare il recupero a casa. La ricostruzione mammaria può avvenire immediatamente o in un secondo momento, a seconda delle necessità cliniche. L’obiettivo è garantire a ogni donna la possibilità di ricostruire il proprio seno, utilizzando tecniche innovative e materiali protesici. Inoltre, la presenza di un genetista consente di valutare il rischio genetico e, se necessario, di eseguire test genetici per un follow-up adeguato.

Conclusione

La lotta contro il tumore al seno richiede un impegno collettivo e un approccio integrato, che unisca prevenzione, diagnosi precoce e trattamenti personalizzati. Grazie a queste strategie, la sopravvivenza delle donne colpite da questa malattia è in costante aumento, con un tasso stimato del 92% a 5 anni. È fondamentale continuare a promuovere la consapevolezza e l’accesso ai servizi di screening per garantire un futuro migliore a tutte le donne.

Lascia un commento

error: