Il richiamo del pigmento per tatuaggi
Recentemente, il ministero della Salute italiano ha emesso un’importante ordinanza di divieto di vendita riguardante un pigmento per tatuaggi, noto come “World Famous Tattoo Ink Pastel Green 2”. Questo prodotto, originariamente distribuito da Professional Body Supply, è stato richiamato a causa della presenza di rame in quantità superiori ai limiti stabiliti dalla normativa europea. La decisione è stata presa per tutelare la salute pubblica, considerando i potenziali rischi associati all’uso di inchiostri contenenti metalli pesanti.
Normativa e sicurezza dei pigmenti per tatuaggi
Il divieto di vendita è stato notificato attraverso il sistema europeo per gli allarmi sui prodotti pericolosi e si applica a tutto il territorio nazionale. L’analisi del prodotto ha rivelato che il contenuto di rame superava i limiti consentiti, rendendo il pigmento pericoloso per la salute umana. La normativa REACH dell’Unione Europea, che regola l’uso delle sostanze chimiche nei prodotti a contatto con il corpo, stabilisce limiti rigorosi per la presenza di metalli pesanti come rame, cromo e nichel. Queste sostanze sono note per i loro effetti nocivi sulla pelle e sulla salute generale.
Rischi associati all’uso di inchiostri per tatuaggi
Gli inchiostri per tatuaggi sono composti da miscele chimiche che includono pigmenti colorati, solventi e additivi, progettati per garantire una colorazione permanente della pelle. Tuttavia, molti di questi pigmenti non sono stati testati per l’uso sottocutaneo e possono contenere impurità pericolose. A partire dal 2020, l’Unione Europea ha introdotto il Regolamento UE 2020/2081, che impone restrizioni più severe per oltre 4.000 sostanze chimiche utilizzate negli inchiostri per tatuaggi. L’obiettivo di queste normative è ridurre i rischi per la salute pubblica, assicurando che i prodotti utilizzati dai tatuatori rispettino standard di sicurezza rigorosi.