Lux Santa: il documentario che racconta la gioventù di Rione Fondo Gesù
Il documentario Lux Santa, opera prima di Matteo Russo, è stato presentato in anteprima mondiale alla 76esima edizione del Festival di Cannes e successivamente al 41esimo Torino Film Festival. Questo film, prodotto da Naffintusi in collaborazione con Rai Cinema e distribuito da Cattive Produzioni, offre uno sguardo profondo e autentico sulla vita dei giovani nel Rione Fondo Gesù, un quartiere spesso associato a violenza e microcriminalità.
Un racconto autentico e senza filtri
Matteo Russo ha scelto di raccontare la realtà senza costruire finzioni. Lux Santa è un’opera che si muove tra il documentario e la finzione, ponendo lo spettatore di fronte a un muro invisibile tra queste due dimensioni. L’autore ha dichiarato che il suo obiettivo era quello di mantenere la verità dei personaggi e delle situazioni, senza mai ricorrere a sceneggiature o dialoghi scritti. I protagonisti, ragazzi del quartiere, sono stati portati in diverse location, dove le loro storie si sono sviluppate in modo naturale e autentico.
Il peso della gioventù perduta
Il film mette in luce la solitudine dei giovani, costretti a portare sulle spalle il peso di una gioventù che sembra perduta. Le figure adulte, quando presenti, appaiono distaccate e concentrate sui propri problemi, lasciando i ragazzi a gestire le difficoltà quotidiane. Tuttavia, attraverso la tradizione della festa di Santa Lucia, i giovani riescono a ritrovare un senso di comunità e bellezza, cercando di far emergere il loro Rione in una luce positiva.
La ricerca di visibilità e riconoscimento
I protagonisti di Lux Santa desiderano ardentemente apparire sui giornali, non per i crimini che spesso caratterizzano il loro quartiere, ma per celebrare la bellezza della loro cultura e delle loro tradizioni. La loro fame di visibilità è un tema centrale del film, che mette in evidenza come il Rione Fondo Gesù possa essere visto anche attraverso una lente di bellezza e speranza. La narrazione di Russo si concentra su questo desiderio di riscatto, mostrando come i giovani possano trasformare la loro realtà attraverso l’arte e la comunità.