Ecco i principali paesi in cui i tatuaggi sono vietati

È proprio così: esistono dei luoghi del mondo in cui i tatuaggi sono vietati. Non tutte le culture del mondo sono uguali. Ciascun paese ha la propria lingua, le proprie usanze, i propri usi e le proprie tradizioni. Queste considerazioni riguardano anche l’approccio che c’è nei confronti del tatuaggio e ci sono paesi del mondo in cui i tatuaggi sono vietati e persino delle zone dove non è possibile nemmeno fare il tatuatore. 

Il tatuaggio in sè rappresenta un simbolo indelebile della pelle che in alcune culture non viene proprio concepito positivamente. In Giappone, per esempio, il tatuaggio è proprio culturalmente visto come qualcosa di negativo e rappresenta un’offesa verso i propri genitori, verso il proprio corpo e la propria stessa esistenza. 

In Corea del Nord e Corea del Sud non si può, invece, esercitare la professione di tatuatore perchè considerata una vera e propria pratica medica. Quindi se vuoi un tatuaggio devi prendere appuntamento con un medico che è l’unico a poter eseguirlo per legge. Nonostante ciò esistono dei tatuatori la cui professione non è riconosciuta legalmente ed infatti, lavorano come ladri, in modo furtivo e nascosto. 

Negli Emirati Arabi, invece, il tatuaggio non è concesso e nemmeno tatuare. L’arte del tatuaggio è considerata un vero e proprio reato perché considerata una forma di lesionismo. In Thailandia, invece, i turisti con tatuaggi possono entrare ma guai ad esibire dei tatuaggi che mostrano Budda o altri elementi della loro religione. 

 

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