Crosta tattoo: dopo quando e come comportarsi?

Quando si esegue un tatuaggio la pelle viene incisa dall’ago tantissime volte così da iniettare sottopelle l’inchiostro che poi resterà lì per sempre. Avete quindi idea di una crosta su una qualsiasi ferita che vi procurate

Bene, per il tatuaggio funziona proprio come qualsiasi altra ferita. L’inchiostro iniettato sottopelle in qualche modo deve essere combattuto dalle nostre difese immunitarie, no? Quindi dopo una prima fase “spurgante” la pelle inizia a guarire e le croste sono il segno evidente che il nostro sistema epiteliale sta reagendo positivamente.

Ci si avvia quindi verso la completa cicatrizzazione della ferita e il tempo per la formazione di croste sul tatuaggio, come per qualsiasi ferita è davvero soggettivo. Restando nello standard, i primi giorni sono quelli in cui si nota arrossamento, gonfiore, il tatuaggio può perdere colore e così via. 

Dopo una settimana normalmente ci si avvia verso la fase di formazione di queste piccole croste. I fattori che possono influenzare la loro comparsa sono legati alla persona, alla grandezza del tattoo, ai comportamenti avuti durante i primi giorni nella cura del tatuaggio. 

Diciamo che trascorsi 7 giorni è normale notare la comparsa di crosticine sul vostro tatuaggio. Come comportarsi? Assolutamente in modo normale. Si continua ad usare crema e ad asciugarsi dopo il bagno o la doccia tamponando la zona del tattoo. Le croste devono cadere da sole e il prurito è normale, quindi assolutamente resistete alla tentazione di rimuoverle con le mani. 

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