Psicologia e “motivational tattoos”, così si evita il suicidio

Il suo nome è Francesca Timbers, vive a Londra ed il suo esperimento va avanti già da alcuni anni, tanto è vero ce lui stesso afferma che ha potuto costatare, prove alla mano, che in realtà i suoi “tatuaggio motivazionali” sono serviti.

Per gli amanti dei tattoo potrebbe sembrare un affronto, perché parliamo di tatuaggio temporaneo. Ma prima di gridare “oltraggio!”, vediamo cosa ha proposto a coloro che hanno voluto sperimentare questi motivational tattoos.

Già nel 2011 era stato pubblicato uno studio che mostrava che molte volte avere un tatuaggio aiuta le persone ad acquistare più autostima e a farsi piacere di più il proprio corpo. Nel 2015  Francesca Timbers, laureata in psicologia, ha iniziato a produrre da sola dei tatuaggi che potevano essere facilmente trasferiti sulla pelle e allo stesso tempo anche tolti. Si tratta di piccole etichette che riportano frasi che dovremmo ripetersi più spesso, come “Ce la puoi fare”, “Passerà presto” , “Calma”, “Credi in te stesso” e così via.

La vendita di questi piccoli tattoo e le testimonianze di chi ha potuto provarli, rivelano che la Timbers non si sbagliava a pensare che il tatuaggio rappresenta un modo per non dimenticare che i primi sostenitori della nostra vita siamo noi stessi.

Ad un’intervista a The Independent, afferma che le persone hanno davvero ritrovato fiducia in loto stessi e risultano essere diminuiti pensieri di suicidio e di autolesionismo.

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